02 agosto 2025

Vescovo siriano: «La Siria è alla fine» e la Chiesa è l’«unica fonte di speranza»


Michael Haynes (Corrispondenza Romana)
— Mentre continua la persecuzione dei cristiani in Siria e la popolazione continua a perdere fiducia nel governo, un importante prelato cattolico siriano ha affermato che la Chiesa cattolica è «l'unico punto di riferimento per la speranza» nel Paese.

«Gesù vuole che la sua Chiesa rimanga in Siria. E l'idea di svuotare la Siria dei cristiani non è certamente la volontà di Dio». Queste sono state le recenti parole dell'arcivescovo Jacques Mourad all'agenzia Fides, il sito ufficiale delle Pontificie Opere Missionarie del Vaticano.

Le dichiarazioni di Mourad giungono alla luce della situazione sempre più instabile in Siria, dove il mese scorso un attentato suicida ha colpito la chiesa greco-ortodossa di Mar Elias a Damasco, causando la morte di 30 persone.

Per Mourad, 57 anni, arcivescovo dell'arcidiocesi siro-cattolica di Homs, il ruolo della Chiesa cattolica è forse di importanza senza precedenti in questa nazione frammentata. «La Chiesa è l'unico punto di riferimento di speranza per tutto il popolo siriano», ha commentato. «Per tutti, non solo per i cristiani. Perché stiamo facendo tutto il possibile per sostenere il nostro popolo».

Il governo siriano è attualmente guidato dal presidente Ahmed Al-Sharaa, dopo aver guidato la rivolta contro il regime di Assad nel dicembre scorso e la presa del potere nel Paese da parte dei suoi militanti islamisti. Al-Sharaa ha combattuto come membro di al-Qaeda in Iraq contro le forze statunitensi all'inizio degli anni 2000, ma negli ultimi mesi è stato lodato e corteggiato diplomaticamente dai leader mondiali, essendo emerso come nuovo leader della Siria. [CONTINUA]

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