Riccardo Cascioli (La Nuova BQ) - Una lettera scritta dal Papa emerito nell'agosto 2014, per rispondere alle obiezioni sulla validità e sull'opportunità della sua rinuncia, viene per la prima volta pubblicata in un libro di monsignor Nicola Bux ("Realtà e utopia nella Chiesa"), a cui era destinata. Un documento storico eccezionale che dovrebbe porre fine a tante sterili illazioni.«Dire che nella mia rinuncia avrei lasciato “solo l’esercizio del ministero e non anche il munus” è contrario alla chiara dottrina dogmatica-canonica (…) Se alcuni giornalisti parlano “di scisma strisciante” non meritano nessuna attenzione». Così scriveva il papa emerito Benedetto XVI in una lettera del 21 agosto 2014 a monsignor Nicola Bux, che lo aveva interpellato a proposito dei dubbi e perplessità che avevano accompagnato la sua rinuncia al pontificato l’anno precedente.
Il testo integrale di questo documento eccezionale – che dovrebbe mettere fine alla lunga diatriba sulle intenzioni di Benedetto XVI riguardo alla sua rinuncia - viene ora pubblicato per la prima volta come appendice al libro “Realtà e Utopia nella Chiesa” scritto dallo stesso Nicola Bux con Vito Palmiotti per i “Libri della Bussola”.
Benedetto XVI, rispondendo alle obiezioni presentategli, giudica «pienamente» valida la rinuncia di un Papa e «fondato» il parallelismo «tra il Vescovo diocesano e il Vescovo di Roma in riferimento alla questione della rinuncia». Inoltre difende il diritto di un Pontefice a parlare e scrivere al di fuori «dell’ufficio di Papa», come ha fatto lui stesso continuando durante il pontificato a scrivere libri, come ad esempio i volumi dedicati a Gesù, che considera «una missione del Signore». [CONTINUA]

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