Giacomo Galeazzi (Interris) - Leone XIV insegna che “la libertà religiosa permette di ricercare la verità, di viverla liberamente e di testimoniarla apertamente”. Si tratta, quindi, di “una pietra d’angolo di qualsiasi società giusta poiché tutela lo spazio morale in cui la coscienza può essere formata ed esercitata”, ha detto il Papa alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Acs ha pubblicato il suo Rapporto sulla Libertà Religiosa nel mondo. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha ribadito che “nonostante le trasformazioni del mondo non è cambiata la gravità della persecuzione religiosa e il suo indirizzarsi soprattutto nei confronti dei cristiani e l’indifferenza dell’Occidente e dell’Occidente dell’Europa”.
La libertà religiosa, infatti, non può essere “a senso unico”. Spiega Mantovano parafrasando Antonio Gramsci: “Se non ti interessi di libertà religiosa rischi che la progressiva restrizione della libertà religiosa prima o poi finisca nell’interessarsi di te”. E” l’indifferenza danneggia noi europei, rende meno forti gli anticorpi sociali contro forme penetranti di violazioni dei diritti dei credenti anche nei nostri ordinamenti, che seguono la via giudiziaria”.
Quella che papa Francesco chiamava la “persecuzione educata“. E secondo Mantovano “la persecuzione religiosa è una delle cause, tra le più trascurate, delle migrazioni forzate”. [CONTINUA]
Nessun commento:
Posta un commento
Il tuo commento