Filippo Rizzi (Avvenire) - La Chiesa di Francia piange la morte del cardinale André Vingt-Trois arcivescovo emerito di Parigi. Il porporato si è spento oggi , 18 luglio, all’età di 82 anni. Nato il 7 novembre del 1942 e cresciuto nel quartiere latino di Parigi, ha compiuto gli studi secondari nel liceo Enrico IV. Nel 1962 è entrato nel Seminario di Saint-Sulpice d'Issy-les-Moulineaux. Si è laureato in teologia morale presso l'Institut catholique di Parigi. Il 28 giugno 1969 è stato ordinato sacerdote, per l'arcidiocesi di Parigi, dal cardinale François Marty. È stato arcivescovo di Tours (1999-2005), poi di Parigi (2005-2017). È stato presidente della Conferenza episcopale francese dal 2007 al 2013. Fu papa Benedetto XVI a crearlo cardinale durante il Concistoro del novembre del 2007. Gli fu assegnato il titolo cardinalizio di San Luigi dei Francesi. Partecipò al Conclave del 2013 che portò all’elezione di papa Francesco.
Nominato nel 2005 da Giovanni Paolo II alla guida della arcidiocesi di Parigi, come successore diretto del cardinale Jean Marie Lustiger (di cui era stretto collaboratore e amico), ha promosso un programma pastorale centrato su giovani, famiglia, sociale ed etica, ispirato a una visione missionaria ed aperta al dialogo con il mondo contemporaneo. Significativo è stato il suo impegno nel dialogo ecumenico e interreligioso, specialmente con l’ebraismo, e nella promozione della cultura come ambito di evangelizzazione. Da arcivescovo di Parigi si pose l'obiettivo di «raggiungere coloro che si sono allontanati dalla nostra Chiesa o che non l'hanno mai conosciuta»

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