Incontrando i sacerdoti il Papa ha invitato i pastori a coltivare la vita spirituale incitando ad avere rapporti fraterni perché "nessuno è solo":
Voglio sottolineare l’importanza della vita spirituale del sacerdote. Tante volte quando abbiamo bisogno di aiuto, cercate un buon “accompagnatore”, un direttore spirituale, un buon confessore. Nessuno qui è solo. E anche se stai lavorando nella missione più lontana, non sei mai solo!.
Inoltre ha ricordato che in ogni uomo, soecie nei giovani, c'è una sete di verità e di pienezza nonostante l'abbandono della fede che caratterizza il nostro tempo:
Il nostro tempo ci provoca: molti sembrano allontanarsi dalla fede, eppure nel profondo di molte persone, specialmente dei giovani, c'è sete di infinito e di salvezza”.
Antonio Tarallo (Aci Stampa) - Secondo impegno del pomeriggio per papa Leone XIV, l'udienza ai partecipanti all'Incontro Internazionale Sacerdoti Felici, promosso dal Dicastero per il Clero, svoltosi presso l'auditorium di via della Conciliazione. I sacerdoti attendono il pontefice, intonando “Papa Leone”, quasi un vero e proprio tifo da stadio. Lo aspettano, aspettano di incontrare il proprio Pastore. Nell'attesa che il papa arriva, vengono intonati canti di diverse lingue - canti africani, americani, italiani, messicani e di altre lingue - che si alternano per ingannare l'attesa. Spicca, poi, “Jubilate Deo”, un canto in latino, la lingua universale della Chiesa.
Finalmente il papa è con i sacerdoti. Entra dalla platea dell'auditorium. E si sente, allora, una sola voce: “Papa Leone”, gridano e cantano tutti. Sale, poi, sul palco dell'auditorium: è un vero e proprio trionfo. “Cominciamo con il segno della Croce”, ha esordito il pontefice per salutare la folta platea. E ha continuato: “perché siamo tutti qui perché Cristo, morto e resuscitato, ci ha dato la vita e ci ha chiamato a servire”.

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