27 marzo 2025

L’Europa di Giovanni Paolo II, altro che Ventotene.


Osservatorio Van Thuan - In questo momento in cui tanto si discute del Manifesto di Ventotene pubblichiamo il testo integrale dell’Atto europeistico pronunciato da San Giovanni Paolo II a Santiago di Compostela il 9 novembre 1982. Le sottolineature sono redazionali. 

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II

Martedì, 9 novembre 1982

Maestà,

eccellentissimi e illustrissimi Signori,Signore, fratelli.

1. Giunto al termine del mio pellegrinaggio in terra spagnola, ho desiderato sostare in questa splendida Cattedrale, così strettamente vincolata all’apostolo Giacomo e alla fede della Spagna. Permettetemi che prima di tutto ringrazi vivamente Sua Maestà il Re, per le significative parole che mi ha appena rivolto.

Questo luogo, così caro alla pietà dei galleghi e di tutti gli spagnoli, è stato nei secoli un punto di attrazione e di convergenza dell’Europa e di tutta la Cristianità. Per questo ho voluto incontrare qui gli illustri rappresentanti di Organismi europei, dei Vescovi e delle Organizzazioni del continente. A tutti rivolgo il mio deferente e cordiale saluto, e con voi desidero riflettere questa sera sull’Europa.

Il mio sguardo interiore si distende in quest’ora, su tutto il Continente europeo, sull’immensa rete delle vie di comunicazione che congiungono tra loro le città e le nazioni che lo compongono; e rivedo i cammini che, fin dal Medio Evo, convogliarono e convogliano a san Giacomo di Compostela – come dimostra l’Anno Santo che si celebra quest’anno – folle innumerevoli di pellegrini, attratti dalla devozione verso l’Apostolo.

Fin dai secoli XI e XII, sotto l’impulso dei monaci di Cluny, i fedeli di ogni parte d’Europa convennero in folle sempre più numerose al sepolcro di san Giacomo, proseguendo, fino al luogo considerato “Finis terrae” di allora, quel celebre “camino de Santiago”, che già gli spagnoli percorrevano come pellegrini, trovando lungo la via assistenza e alloggio presso figure esemplari di carità, come san Domenico de la Calzada e san Giovanni Ortega, o in luoghi come il Santuario della Vergine della Strada.

Qui convenivano dalla Francia, dall’Italia, dal Centro-Europa, dai Paesi nordici, dalle Nazioni slave, cristiani di tutte le condizioni sociali, dai regnanti ai più umili abitanti di villaggio; cristiani di tutti i livelli spirituali, dai santi, come Francesco d’Assisi e Brigida di Svezia (per non parlare dei santi spagnoli), ai peccatori pubblici in cerca di penitenza. [CONTINUA]

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento

Articoli più letti