Corriere della Sera - Nell’autobiografia «Spera» Bergoglio ricorda il viaggio in Iraq del marzo 2021 e svela un fatto inedito: c’erano dei kamikaze pronti a ucciderlo, tra loro anche una donna.
Pubblichiamo qui sotto un estratto dell’autobiografia di Papa Francesco «Spera» (che uscirà il 14 gennaio per Mondadori). È un passaggio forte: Bergoglio ricorda il viaggio in Iraq del marzo 2021. E svela un fatto inedito: c’erano dei kamikaze pronti a ucciderlo. Tra loro anche una giovane donna
Mi era stato sconsigliato quasi da tutti quel viaggio, che sarebbe stato il primo di un pontefice nella cerniera mediorientale devastata da violenze estremiste e profanazioni jihadiste: il Covid-19 non aveva ancora allentato del tutto la sua morsa, pure il nunzio in quel Paese, monsignor Mitja Leskovar, era appena risultato positivo al virus e, soprattutto, ogni fonte evidenziava altissimi profili di rischio per la sicurezza, tanto che attentati sanguinosi avevano funestato perfino la vigilia della partenza.
Ma io volevo andare fino in fondo. Sentivo che dovevo. Dicevo, familiarmente, che sentivo il bisogno di andare a trovare nostro nonno Abramo, l’ascendente comune di ebrei, cristiani e musulmani. Se la casa del nonno brucia, se nel suo Paese i suoi discendenti rischiano la vita o l’hanno perduta, la cosa più giusta da fare è raggiungere la casa il prima possibile.
E poi non si poteva lasciare un'altra volta delusa quella gente che, vent'anni prima, non aveva potuto abbracciare Giovanni Paolo II, al quale il viaggio con cui avrebbe così tanto desiderato inaugurare l'anno giubilare del 2000 era stato, dopo una prima apertura, impedito da Saddam Hussein. [CONTINUA]
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