13 novembre 2024

Diplomazia pontificia. Elezione di Trump: il silenzio di Francesco e il commento del card. Parolin


Andrea Gagliarducci (ACI Stampa). Il ritorno alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump non è stato commentato ufficialmente dalla Santa Sede, ed è normale. Le congratulazioni per un nuovo mandato arrivano ufficialmente solo al momento dell’insediamento, anche se, quando fu eletto Joe Biden nel 2020, Papa Francesco non perse tempo a fare una telefonata di congratulazioni all’allora presidente eletto, una circostanza del tutto irrituale.

Papa Francesco, però, non ha mai voluto dare chiare indicazioni politiche, sottolineando solo, di ritorno dal Belgio, che a volte si doveva votare il male minore. Al di là delle simpatie personali, la Santa Sede continuerà il dialogo bilaterale come ha sempre fatto, con tutti, ovvero enfatizzando i punti di incontro e cercando di smussare gli angoli negli ambiti politici più complicati.

La prima reazione della Santa Sede alla notizia della elezione di Donald Trump a 47mo presidente è stata fornita dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. Parolin ha parlato a margine del convegno della Gregoriana #TheSpiritofGeneva: The impact of AI in International Humanitarian Law il 6 novembre.

Interpellato dai giornalisti, il cardinale ha detto di augurare al presidente Trump “tanta saggezza, perché questa è la virtù principale dei governanti secondo la Bibbia”.

In una chiosa personale, Parolin ha sottolineato che Trump “deve lavorare soprattutto per essere il presidente di tutto il Paese, quindi superare la polarizzazione che si è verificata, che si è avvertita in maniera molto netta in questo tempo”, e ha auspicato che il presidente “possa essere un elemento di distensione e pacificazione degli attuali conflitti che stanno sanguinando il mondo”.

Il Segretario di Stato vaticano ha anche [CONTINUA].


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