01 ottobre 2024

Giubileo. La città di Roma tra ritardi e incertezze


Jan van Elzen (Liturgia e Musica Sacra) -  Roma è detta “città eterna” perché racchiude in sé tanta storia e tradizione, che viene dall’essere stata la capitale politica del mondo con l’impero romano e la capitale spirituale della cattolicità con la Chiesa. Ma la Roma che si prepara al Giubileo 2025 è pronta? Ne parliamo con il Maestro Aurelio Porfiri, nome abbastanza noto per i lettori del nostro blog. Sempre molto attivo nel mondo culturale di ispirazione cattolica, è compositore, direttore di coro, musicologo, educatore, autore di più di 60 libri e animatore della seguitissima newsletter Liturgia e musica sacra.

Maestro, lei è romano e fa dello studio di Roma uno dei suoi interessi. Come vede la città?

A me, e non solo, sembra che ci sono enormi ritardi nelle opere che avrebbero dovuto essere pronte per il Giubileo. Andare in giro per Roma è difficile perché il traffico è molto rallentato. Speriamo in un miracolo.

E la Chiesa cattolica a Roma? La trova pronta?

Guardi, questa è una domanda difficile da rispondere, per il motivo che l’attenzione in questo mese è stata attratta dai viaggi del Santo Padre e presto tutti gli occhi saranno puntati sul Sinodo sulla Sinodalità. Ma da quello che ho visto e sentito, ci si trova in una situazione di incertezza.

Cosa intende dire?

Pensi che da quasi 6 mesi Roma è senza Cardinal Vicario. Roma è una città complicata sotto tanti livelli, questo intervallo a molte persone che si sono confidate con me sembra eccessivamente lungo. E in giro il malessere è palpabile.

Come interpreta questo malessere?

Io credo ci siano tanti sacerdoti, e non solo, che si sentono disorientati. Ovviamente non posso indovinare cosa ci sia dietro questa reticenza del Santo Padre a nominare un suo Vicario per la città di cui è Vescovo, ma certamente questo stato di cose non fa bene ad una diocesi che affronta enormi problemi. [CONTINUA]

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