Franca Giansoldati (Il Messaggero) - Quale è l’essenza originale della vita cristiana? Papa Francesco non ha dubbi, si tratta di «recuperare l’essenziale», il che significa andare all'origine del cammino, prendendo come esempio illuminante la dinamica delle prime comunità cristiane. «Per troppo tempo abbiamo ridotto il cristianesimo a un codice di regole o a uno sforzo volontaristico, ma ogni moralismo alla fine ci lascia addosso un senso di fallimento e di tristezza». Non è la prima volta che questo concetto viene evidenziato. In diversi momenti del suo pontificato lo ha tirato fuori ed esposto ai fedeli, ai vescovi e ai cardinali.
Stavolta Bergoglio lo sottolinea ad un uditorio più ampio, nella prefazione del libro che raccoglie tutte le omelie del defunto prete lombardo, ma romano d'adozione, con il quale strinse una profonda amicizia durante si suoi anni a Buenos Aires.
Quando gli capitava di venire a Roma, visto che la città non la conosceva tanto, andava a celebrare la messa da don Giacomo Tantardini, ciellino, amico di Giulio Andreotti e del deputato Vittorio Sbardella, detto Lo Squalo. Tantardini, uomo coltissimo, era animatore di vari circoli culturali e spirituali, nonché parroco alla basilica di San Lorenzo fuori le Mura dove spesso Bergoglio celebrava messe e persino cresime.
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