Eduardo Campos (Crux) - Dopo che la nuova direttiva del presidente Joe Biden sulle richieste di asilo al confine con il Messico ha reso ancora più difficile per i rifugiati entrare negli Stati Uniti, la Chiesa messicana ha affermato che tali questioni “non dovrebbero essere guidate dalle pressioni elettorali tempi e politica”.
In una dichiarazione rilasciata il 10 giugno dalla Pastorale per la Mobilità Umana della Conferenza Episcopale, Mons. J. Guadalupe Torres Campos di Ciudad Juarez ha affermato che “ogni Paese ha il diritto di gestire i propri confini, ma ciò non dovrebbe essere una scusa per limitare la libertà delle persone”. diritto di chiedere asilo e protezione internazionale”.
“Le nuove politiche migratorie del governo degli Stati Uniti annunciate la settimana scorsa lasciano sotto il potere discrezionale degli agenti migratori di quel paese l’accesso di una persona per manifestare la sua volontà di chiedere asilo, cosa che permette – senza formalità, né dovute processo o un'analisi approfondita della situazione particolare di ogni persona – deportazioni arbitrarie senza alcuna garanzia per la richiesta di asilo”, si legge nella lettera.
Il documento sottolinea che il Messico continua ad accogliere deportati provenienti dagli Stati Uniti, il che li lascia in una situazione vulnerabile, dato che non esistono le condizioni per garantire il rispetto dei loro diritti umani
Nessun commento:
Posta un commento
Il tuo commento