03 aprile 2024

Papa Francesco e la sua Chiesa in uscita


Andrea Gagliarducci (Korazym) -  Il Giovedì Santo Papa Francesco ha celebrato la Messa in Coena Domini nel settore femminile del carcere di Rebibbia. È stata una Messa di una certa solennità, a testimonianza di un fatto da non sottovalutare: Papa Francesco dà molta importanza alla solennità della forma liturgica quando è con gli emarginati, i poveri e gli ultimi, e molta meno importanza quando si tratta di compiere atti istituzionali.

Nell’ultima settimana, Papa Francesco ha mostrato in ogni modo il suo rinnovato vigore. Dopo non aver pronunciato l’omelia della Messa della Domenica delle Palme – ma probabilmente in quel momento era solo stanco mentre invece aveva letto l’intera catechesi dell’Angelus quello stesso giorno – il Papa si è presentato il Giovedì Santo senza bastone e senza sedia.

Mercoledì era sulla sedia a rotelle durante l’udienza generale, leggendo personalmente il testo che aveva fatto leggere ad altri nelle ultime settimane. Il Giovedì Santo ha letto l’intera omelia della Messa del Crisma. Poi c’è stata la Messa nel carcere femminile, tra le pochissime in 11 anni di pontificato ad essere trasmessa interamente in diretta.

Se si vuole essere cinici, si può pensare che il Papa sta facendo di tutto per allontanare ogni possibile sospetto di una malattia debilitante o, comunque, persistente. Non è un Papa che molla la presa, questo è certo, e lo dimostra anche il fatto che ha in mente per l’inizio di settembre un lungo viaggio in Asia: una decina di giorni, toccando Papua Nuova Guinea, Indonesia, Timor Est, Singapore e forse anche il Vietnam. [CONTINUA

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