17 aprile 2024

Dignitas... Perché "infinita"?


 Vincenzo Bertolone (Settimana News) - La Chiesa, alla luce della Rivelazione, ribadisce e conferma in modo assoluto questa dignità ontologica della persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio e redenta in Cristo Gesù. Da questa verità trae le ragioni del suo impegno a favore di coloro che sono più deboli e meno dotati di potere, insistendo sempre “sul primato della persona umana e sulla difesa della sua dignità al di là di ogni circostanza”».

È, questa, una vera dichiarazione programmatica e di metodo, che è dato leggere nell’esordio della dichiarazione Dignitas infinita, pubblicata dal Dicastero vaticano per la dottrina della fede, previa approvazione pontificia.

Il metodo è quello teologico (dalla rivelazione cristiana alla dottrina teologica e morale, con la conseguente rilettura della realtà antropologica ed etico-sociale). E ciò con inevitabili risvolti dialogici, per cui ci si confronta con tutto il movimento teorico dei diritti fondamentali della persona umana, nonché con risvolti operativi e caritativi d’impegno nei confronti di sorelle e fratelli tutti, senza discriminazioni. 

Tutto in nome della comune dignità, che è quasi un concetto infinito, nel senso che è sempre da definire e precisare e che, soprattutto, precede la libertà e ogni altro diritto fondamentale dell’essere umano, orientando e misurando le stesse libere scelte etiche. [CONTINUA

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