Franca Giansoldati (Il Messaggero) - Il testo della Dichiarazione dei crimini di guerra tedeschi in Polonia, firmata da Usa e Gran Bretagna, del 30 agosto 1943, per esempio, non menzionava affatto le camere a gas solo perché quel dato non poteva essere provato. «Tutto questo emerge dalle carte ma non per questo furono mai accusati di silenzio di fronte alle camere a gas, come, invece, accadde per Pacelli nel dopoguerra» annota lo storico Matteo Luigi Napolitano, autore de Il Secolo di Pio XII (Luni Editrice, 624 pagine, 26 euro), un libro che scioglie tanti nodi e spazza via la leggenda nera dei silenzi del Pontefice. Si tratta di un affresco impressionante che parte dalla presunta trattativa politica segreta tra Pio XII e Hitler «che non è mai esistita».
LE MINUTE
La riprova è contenuta nelle minute che definiscono un «fallimento di successo» la visita del ministro degli esteri nazista von Rippentrop in Vaticano. Oppure il capitolo sul «razzismo in Croazia» ed il ruolo svolto dall'allora vescovo Stepinac, poi cardinale. Fu lui uno dei principali contatti tra il Gran Rabbinato croato e il Vaticano per salvare migliaia di vite umane.
Nelle pagine del volume esce però anche un altro aspetto riguardante l'antisemitismo della Chiesa dell'epoca. [CONTINUA]
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