Cristian Cabello (Interris) - Mancano ormai pochi mesi alla vigilia del Giubileo che, significativamente, Papa Francesco, ha voluto dedicare ai “Pellegrini senza speranza”. Alla luce di ciò, il tema del pellegrinaggio, volgendo lo sguardo al cristianesimo delle origini e all’esempio donatoci dagli apostoli Pietro e Paolo, ci richiama a delle riflessioni sull’essere cristiani oggi. Interris.it, in merito a questi argomenti, ha intervistato Alessandro Sortino, giornalista e autore del libro “Il Dio nuovo. Storia dei primi cristiani che portarono Gesù a Roma”.
L’intervista
Dottor Sortino, com’è è nata in lei l’idea di ripercorrere la storia dei primi cristiani a Roma?
“L’idea è nata perché ho realizzato per TV2000 il documentario intitolato ‘Le pietre parlano’ e, in esso, ho ripercorso i luoghi che, a Roma, conservano la memoria apostolica. Da quel momento ho iniziato a scoprirli e, un tempo, erano ripercorsi dai pellegrini prima di arrivare alla tomba di Pietro e di Paolo, ricordando la loro vita in tali luoghi. Ad oggi però, sono un po’ dimenticati ma, ripercorrendoli per il documentario, li ho riscoperti e ho compreso l’importanza di ritornarvi per evocare la storia dei primi cristiani. Il tempo dell’Impero Romano del I secolo, ci ricorda una società globalizzata in cui, le nazioni, iniziavano a sparire in favore di un aggregazione più vasta, la storia dei cristiani delle origini, ricorda quella di oggi e, in qualche modo, può tornarci utile, in quanto viviamo in un momento di crisi ma anche di possibilità.” [CONTINUA]
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