16 novembre 2024

Al via il Sinodo della Chiesa italiana


Matteo Liut (Avvenire) - A metà del decennio la Chiesa italiana raccoglie le proprie forze migliori per gettare il cuore oltre l’ostacolo, ri-progettarsi e tracciare rotte per continuare a dare risposte agli interrogativi più profondi delle donne e degli uomini del nostro tempo. E aiutarli così a orientare la loro vita e quella del Paese. Lo fa dandosi appuntamento a Roma, nella basilica di San Paolo fuori le Mura, per la prima Assemblea sinodale. Un evento che rappresenta un ulteriore concreto passo decisivo nel Cammino sinodale partito quattro anni fa con l’intento, come auspicato più volte da papa Francesco a partire dall’enciclica Evangelii gaudium, non di occupare spazi ma di avviare processi.

Testimoni di questo movimento, che ha coinvolto centinaia di migliaia di persone, saranno i circa mille delegati dell’Assemblea: tra loro, oltre ai vescovi, saranno presenti i componenti del Comitato del Cammino sinodale, i delegati di ciascuna Chiesa locale e alcuni membri designati dalla presidenza della Cei. Le loro voci e le loro storie s’incroceranno in un incontro, che, come spiegato dagli organizzatori, vuole prima di tutto essere «un’esperienza di Chiesa, un’occasione per costruire e curare relazioni».

Ecco perché l’intera dinamica che si è scelto di mettere al cuore del Cammino sinodale è quella della “piramide rovesciata”: non grandi documenti pensati nelle stanze di pochi responsabili, ma una raccolta di vita che parta dalla quotidianità di chiunque “viva la Chiesa” in qualsiasi modo. Questa visione ha guidato l’intero percorso, avviato nel 2021 e scandito in tre fasi: quella narrativa (2021-2023), quella sapienziale (2023-2024) e quella profetica (2024-2025).

Tutto facile, sereno e ben ordinato quindi? Per nulla: essendo il Cammino sinodale non un “evento a latere” della vita della Chiesa ma un’esperienza intensamente calata nell’ordinario svolgersi delle attività delle comunità locali, esso ne ha incrociato e assunto tutte le difficoltà e i rallentamenti. Ma in questo caso gli ostacoli hanno rappresentato una ricchezza in più, indicando con ancora maggiore chiarezza i nodi da sciogliere, le scelte da prendere con coraggio, le priorità da curare. [CONTINUA]

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