17 settembre 2024

Famiglia. Ecco perché i miei quattro figli cambieranno il mondo


Avvenire - Quando lo incontra con i suoi quattro bambini, tutti piccoli, la gente di solito ha due reazioni. Sgomenta: “Sono tutti suoi? Siete pazzi…”. Ammirata: “Sono tutti suoi? Siete degli eroi!”

In realtà, a Marco Martinelli, manager quarantenne, marito di Licia, felice papà di Elia, Ada, Prisca e Giona, entrambi i commenti sembrano un poco esagerati, o per lo meno fuori contesto. “Sono un terzo figlio, perciò ho fatto solo un figlio in più rispetto al contesto familiare in cui ho vissuto. Certo, i tempi sono diversi, e la domanda non espressa è sempre: Come fate? Come fate economicamente, come fate a vivere conservando qualcosa per voi, avendo quattro bambini sotto i sette anni…La mia risposta è sempre che il prendersi cura di un’altra vita non significa affatto annullarsi, piuttosto, è proprio il contrario”.

Di questo Martinelli ha scritto in un libro appassionante, unico nel suo genere, Le competenze di un padre, appena pubblicato per San Paolo. Un libro che allinea due contesti sui quali, nel passato, almeno nel maschile, esisteva uno steccato invalicabile: paternità e lavoro. E racconta come diventare padre ti trasforma come persona. Ti offre un corso di formazione sulle relazioni. Ti dona delle “soft skill” - empatia, organizzazione del tempo, capacità di delegare, di far fiorire i talenti - che puoi spendere coi colleghi, che puoi giocarti ogni giorno anche nella vita professionale. [CONTINUA]

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