09 agosto 2024

Fine vita, apertura del Vaticano: sì alla sospensione di alimentazione e idratazione ai pazienti


La Stampa - Il Vaticano apre al fine vita. No all'eutanasia, sì alle cure palliative ma anche uno «spazio per la ricerca di mediazioni sul piano legislativo». E' la posizione della Pontificia Accademia per la Vita sul fine vita espressa in un vademecum dal titolo 'Piccolo lessico del fine vita'.

Nel documento, in sintesi, si ripropone un rifiuto netto dell'eutanasia, così come dell'accanimento terapeutico, il rilancio delle cure palliative e delle «disposizioni anticipate di trattamento», il cosiddetto testamento biologico, la necessità di trovare, in società democratiche e pluraliste, «un punto di mediazione accettabile fra posizioni differenti» in merito al suicidio assistito, e la possibilità di sospendere alimentazione e idratazione a pazienti in fin di vita.

«La libertà implica quindi sempre l'esigenza di essere responsabili della vita: in me e nell'altro, indissolubilmente. Una prospettiva che certo non collima con una concezione individualista, che tende a ridurla alla solitudine dell'autodeterminazione assoluta e cede alla volontà di potenza dell'amore di sé, senza riguardo per la vulnerabilità alla quale espone gli affetti dell'altro. 

Siamo tutti radicalmente relazionati», scrive monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la Vita, nell'introduzione al documento, motivando le ragioni della sua pubblicazione. [CONTINUA]

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