25 luglio 2024

Nostalgia italiana. Teologo italiano piange la fine dell'era Biden.


Redazione Crux - Un teologo italiano ha affermato che il ritiro del presidente degli Stati Uniti Joe Biden dalle elezioni del 2024 segna di fatto la fine del “cattolicesimo conciliare” in America, a favore di una versione “populista e sostanzialmente razzista” della fede, in gran parte opposta all’agenda di Papa Francesco.

L'analisi di Marcello Neri, teologo veterano e professore ospite presso il Pontificio Istituto Teologico “Giovanni Paolo II” per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, sponsorizzato dal Vaticano, è stata pubblicata domenica da Settimana News , una piattaforma digitale sponsorizzata dai Padri Dehoniani.

«La rinuncia di Biden alla candidatura democratica alle prossime elezioni presidenziali chiude simbolicamente la stagione del cattolicesimo americano ispirato e mosso dal Vaticano II», ha scritto Neri, aggiungendo che Biden, pur essendo cattolico, non ha mai ricevuto «un vero endorsement dai vescovi americani».

Invece, ha affermato Neri, quello che ha definito il “silenzio” dei vescovi americani dopo l’assalto del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti ha segnato la fine della “lunga stagione democratica” innescata dal Vaticano II a favore di diventare “un baluardo della verità cattolica in termini selettivi e funzionali”.

“Biden ha rappresentato l’ultimo sussulto di un cattolicesimo sociale non individualista e apartitico, intriso di toni e modi gentili nel suo dispiegarsi all’interno delle vicende del Paese, capace di reggere e sostenere la complessità del tessuto sociale americano senza irrigidirsi in posizioni identitarie che finiscono per lasciare sola una porzione della popolazione nell’affrontare la vita umana e sociale”, ha scritto Neri.

La scelta repubblicana di JD Vance, conservatore sociale convertitosi alla Chiesa cattolica nel 2019, rappresenta una transizione verso un nuovo tipo di cattolicesimo americano che “si assume l’onere e la responsabilità di presentarsi come la forza trainante del sospetto cattolico nei confronti del Vaticano (in particolare di Papa Francesco)”, ha affermato Neri. [...]

Questo nuovo tipo di cattolicesimo identitario, ha affermato Neri, è “populista e sostanzialmente razzista in molte delle sue espressioni”.

[CONTINUA]

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