Espulsa dalla Congregazione domenicana per contrasti con i superiori a seguito della Visita apostolica indetta e gestita dal Vaticano la suora ha esposto denuncia alle autorità e queste le hanno dato ragione. Accuse insufficienti per l'espulsione, afferma la Corte, che ora chiede il risarcimento di danni per oltre 200mila euro. Ma i domenicani non ci stanno e annunciano una battaglia legale: "Espulsione richiesta da papa Francesco".
Suor Marie aveva fatto ricorso a Papa Francesco, ma la sua congregazione aveva attribuito al pontefice la conferma della decisione dei suoi superiori. Nel 2023 allora ha deciso di ricorrere davanti alla giustizia francese. La sentenza giudica «infame e vessatorio» il licenziamento subito dalla domenicana, espulsa , «senza aver commesso alcun reato, sulla base di motivi che non sono stati accertati», e condanna «la comunità delle Suore Domenicane dello Spirito Santo a pagare alla suora 33.622 euro per il suo dovere di assistenza, nonché in solido con il cardinale canadese Marc Ouellet (cui spetterà il pagamento del 60% della somma, ndr) e gli ispettori nominati dal Vaticano, Jean-Charles Nault, padre abate dell’abbazia di Saint-Wandrille, ed Emmanuelle Desjobert, madre badessa di Notre-Dame de Boulaur, la somma di 182.400 euro per i danni materiali e di 10.000 euro per i danni morali, per un totale di oltre 200.000 euro». [CONTINUA]
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