11 marzo 2024

Francia. Aborto in Costituzione, segno di uno Stato tiranno


Tommaso Scandroglio (La nuova BQ) - Marzo 1995, Giovanni Paolo II pubblica l’Evangelium vitae. Marzo 2024, la Francia inserisce in Costituzione il diritto d’aborto.

La prima al mondo a farlo. Ventinove anni dopo si avvera quanto scritto da papa Wojtyła nell’enciclica dedicata alla difesa della vita innocente. 

Annotava infatti il santo pontefice: «L’originario e inalienabile diritto alla vita è messo in discussione o negato sulla base di un voto parlamentare o della volontà di una parte — sia pure maggioritaria — della popolazione. È l'esito nefasto di un relativismo che regna incontrastato: il “diritto” cessa di essere tale, perché non è più solidamente fondato sull'inviolabile dignità della persona, ma viene assoggettato alla volontà del più forte. In questo modo la democrazia, ad onta delle sue regole, cammina sulla strada di un sostanziale totalitarismo. 

Lo Stato non è più la “casa comune” dove tutti possono vivere secondo principi di uguaglianza sostanziale, ma si trasforma in Stato tiranno, che presume di poter disporre della vita dei più deboli e indifesi, dal bambino non ancora nato al vecchio, in nome di una utilità pubblica che non è altro, in realtà, che l'interesse di alcuni». [CONTINUA]

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