16 febbraio 2024
Udienza. Papa Francesco: un antidoto per chi soffre il mal di vivere e la depressione
Franca Giansoldati (Il Messaggero) - Gli antichi la chiamavano “accidia”; per la Chiesa è un vizio capitale: «oggi questo male dell'anima» ricorda molto dalle descrizioni la sfera dalla depressione: un lasciarsi andare progressivo, il sentirsi schiacciati da un desiderio di morte incombente e in effetti l'accidia «è un po' come morire in anticipo». Papa Francesco prosegue le sue catechesi dedicate ai vizi capitali e stamattina torna su un argomento che in questi dieci anni di pontificato ha spesso fatto capolino: il crollo lento di tanti cristiani verso l'indifferenza a tutto, il distacco, il disinteresse da tutto ciò che li circonda fino ad attenuare persino la propria fede. Una sorta di «depressione, sia da un punto di vista psicologico che filosofico. Infatti, per chi è preso dall’accidia – ha spiegato- la vita perde di significato, pregare risulta noioso, ogni battaglia appare priva di senso. Se anche in gioventù abbiamo nutrito passioni, adesso ci appaiono illogiche, sogni che non ci hanno reso felici. Così ci si lascia andare e la distrazione, il non pensare, appaiono come le uniche vie d’uscita: si vorrebbe essere storditi, avere la mente completamente vuota. È un po’ un morire in anticipo. Ed è una tentazione pericolosa». [CONTINUA]
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