24 gennaio 2024

Card. Müller: “È vero: Dio ama tutti, non ama tutto”.


Gerhard Muller (Blog di Sabino Paciolla) - Di seguito la traduzione dell’omelia del Card. Gerhard Müller, tenuta a Roma il 21 gennaio 2024 in occasione della festa patronale della Chiesa di Sant’Agnese in Agone di cui è titolare, pubblicata per gentile concessione di S.E. sulla rivista cattolica di lingua tedesca Kath.net.

La critica degli ebrei e dei cristiani al politeismo antico non consiste tanto nel fatto che i pagani rivolgessero il loro sguardo verso un potere superiore, quanto che adorassero come divinità le creature anziché l’unico e vero Dio. Sebbene ogni essere umano sia in grado di distinguere con la propria ragione la potenza e l’essenza eterna di Dio dalle opere della creazione, molte persone si sono tuttavia lasciate sedurre dal fascino del mondo, della ricchezza, del potere e della fama. Paolo riassume tale tragedia all’inizio della sua Lettera ai Romani: “hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del Creatore” (Rm 1,25).

In un mondo nichilista in cui il motto è: “Mangiamo e beviamo, perché domani siamo morti” (1 Cor 15,32), l’ideale ascetico e sacrificale della vita cristiana appare come la stoffa rossa su cui il toro del puro godimento della vita si avventa con furia selvaggia. Quello che nel mondo antico era il culto degli idoli, oggi è il culto della personalità dei ricchi, dei belli e dei potenti. 

(...) Nessun sacerdote di Cristo può benedire nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo un peccato che è diretto contro la natura dell’uomo creato da Dio. È vero: Dio ama tutti. Ma dobbiamo aggiungere: Dio non ama tutto, ma odia il peccato, perché ci trascina alla morte eterna. Per questo motivo non dobbiamo interpretare l’amore divino secondo gli interessi umani, ma piuttosto come manifestazione della sua misericordia attraverso Gesù Cristo. [CONTINUA]


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