04 marzo 2025

La scienza per salvare il mondo: Convention della Accademia per la Vita con ideatore dei vaccini anti-covid 19


Federico Piana (Vatican News) - L'ungherese Katalin Karikò, "madre" dei vaccini su base dell’mRNA e premio nobel per il vaccino anti-covid, è l'ospite d'onore della Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita guidata da mons. Paglia.

Quello scelto per la 30.ma assembla plenaria della Pontificia Accademia per la Vita (PAV), che si è aperta oggi, 3 marzo, al centro Conferenze dell’Augustinianum di Roma e che si concluderà il prossimo mercoledì 5, è il titolo più attuale che mai: “Fine del mondo? Crisi, responsabilità e speranze”. Un interrogativo non proprio fuori luogo - viste le gravi crisi internazionali, politiche e sociali che scuotono il pianeta - al quale stanno tentando di dare una risposta numerosi accademici ed esperti, come premi Nobel, planetologi, fisici, biologi, paleoantropologi, teologi e storici, nell’ambito di un convegno internazionale ospitato proprio all’interno degli stessi lavori dell’assemblea ordinaria. E non deve stupire il fatto che l’approccio al grande tema della salvezza dell’uomo e del pianeta passi attraverso il confronto tra saperi scientifici e culturali profondamente diversi: senza che essi entrino in collisione l’uno con l’altro ma al contrario possano contribuire alla definizione di un orizzonte condiviso ed accettato.

Al centro conferenze dell’Augustinianum di Roma iniziata la 30.ma assemblea generale con un convegno internazionale dal titolo "Fine del mondo? Crisi, responsabilità e speranze'" Scienziati ed esperti si confrontano su come i saperi possono confrontarsi e collaborare per salvare l'uomo e la Casa comune.

Sul ruolo essenziale della scienza per tentare di salvare il mondo, Katalin Karikó, premio Nobel 2023 per la medicina, ha spiegato ai giornalisti come le opinioni dei ricercatori siano diverse ma se essi riescono a "lavorare insieme e si rispettano a vicenda è possibile realizzare una nuova invenzione. Questo è ciò che ritengo importante, quindi cerco di sottolineare che le donne sono importanti per la scienza e che la scienza ha bisogno di più donne". [CONTINUA]

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