Rai News - Cinque gli italiani, tra loro Baldassarre Reina, vicario generale della diocesi di Roma e Angelo Acerbi, 99 anni, il più anziano cardinale mai creato. Il rito, nella Basilica Vaticana.
Usque ad sanguinis effusionem, servire la chiesa fino all'effusione del Sangue. Formula rituale che giustifica il rosso della porpora cardinalizia consegnata questo pomeriggio da Papa Francesco, attraverso l'imposizione della berretta, dell'anello e del titolo di una chiesa di Roma, a 21 neo cardinali, dei quali 5 italiani, creazione che ha portato a 140 (l'80 % cooptati da Bergoglio) il numero dei possibili elettori di un nuovo Papa, 20 in più del numero stabilito da Paolo VI.
Primo tra i neo porporati Angelo Acerbi, di ben 99 anni, già Prelato dell'Ordine di Malta che ha rivolto il saluto iniziale a Francesco nel quale ha sottolineato come la famiglia umana sia sconvolta e sfigurata da disuguaglianze, guerre e povertà in tante parti del mondo.
Ci sono stati poi gli arcivescovi di Torino Repole a cui è andato il titolo di Gesù Divin Maestro alla Pineta Sacchetti e quello di Napoli Battaglia ora titolare di San Marco al Laurentino, nonchè due strettamente legati alla Capitale come Baldassare Reina vicario del Papa per la Diocesi di Roma cui è andato il titolo di Santa Maria Assunta e San Giuseppe a Primavalle e il lituano Rolandas Makrikas, arciprete della Basilica di S. Maria Maggiore con la diaconia di S. Eustachio.
In una forma un pò inusuale, ribaltando la tradizione, Francesco ha iscritto nell'ordine dei diaconi solo 5 cardinali, mentre ha assegnato a tutti gli altri uno presbiteriale. L'assegnazione dei titoli di chiese dell'urbe serve ad incardinare i cardinali di tutto il mondo nel clero di Roma, perchè era questo fin dai primi secoli ad eleggere il Papa.
Bergoglio oggi è apparso inizialmente stanco, ma quello che ha colpito molti è il grosso ematoma visibile sulla parte destra del mento, frutto di un urto accidentale ieri mattina con il comodino.
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