Il dottor José María Simón Castellví, Ex Presidente FIAMC (Fédération Internationale des Associations de Médecins Catholiques) ci offre una sintesi magistrale della dottrina della Chiesa sulla sessualità. Un articolo necessario in tempi di confusione e di mancanza di educazione, specie nella formazione dei fidanzati, in cui manca una seria introduzione alla dottrina classica sulla sessualità coniugale che aiuti i futuri sposi a risolvere dubbi e a vivere pienamente il loro matrimonio. J.M. Simón Castellví (FIAMC) - Prendo sul serio l’affermazione di San Paolo VI nella lettera “Humanae vitae”, in cui chiedeva a noi medici di considerare nostro dovere professionale dotarci di tutte le conoscenze necessarie per dare agli sposi che ci consultano su questioni delicate il saggio consigli e la sana guida che giustamente si aspettano da noi.
Da tempo mi sono reso conto che nulla va dato per scontato nella preparazione al matrimonio cristiano o nei consigli dati agli sposi. La morale classica non viene quasi mai spiegata, i suoi libri sono introvabili, la sessualità è completamente decaduta nella società e alcuni autori di idee sane sono decisamente cancellati in molti istituti scolastici.
Recentemente un uomo sposato di mezza età, cattolico praticante, mi ha detto che guardava la pornografia con sua moglie per stimolarsi a vicenda. Aveva i suoi dubbi e me lo ha chiesto. La risposta è stata per citare Cristo: “chiunque guarda una donna desiderandola, ha già commesso adulterio nel suo cuore”. Non sempre esiste nella Sacra Scrittura una frase così forte per rispondere ad un dubbio. A volte è necessario unire più frasi o rivolgersi al Magistero della Chiesa. Qui è chiaro: non si può guardare la pornografia. Non ne verrà fuori nulla di buono e corrono anche il rischio di diventare dipendenti e di mancarsi di rispetto a vicenda.
L'intimità uomo-donna è una cosa buona, voluta da Dio esclusivamente nel matrimonio. È una cosa bella che porta i figli sulla terra e nel tempo affinché poi possano andare in cielo e nell'eternità. Unisce moltissimo gli sposi e li aiuta legittimamente anche a sedare la concupiscenza. Il Creatore ha disposto la perfetta complementarità dell'uomo e della donna. E in esso ha previsto cicli naturali di fertilità e cicli di non fertilità. È sull'individuazione di questi cicli, che ogni donna (e marito) dovrebbe conoscere, che possiamo basare la nostra ricerca o distanziare le gravidanze. Sebbene possano essere apprese, ad esempio studiando il libro del Dr. Billings, è una buona idea frequentare uno dei corsi offerti da Pro Life o altre organizzazioni. [CONTINUA]
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