Start Magazine - Pubblichiamo un estratto della prefazione del cardinale Robert Sarah a "Il Concilio Vaticano II spiegato ai miei figli", il nuovo libro di Luca Del Pozzo in libreria per Cantagalli (720 pagine, 28 euro. Pochi eventi nella bimillenaria storia della Chiesa sono stati così importanti e purtroppo “divisivi”, per usare un termine oggi di moda anche in ambito ecclesiale, come il Concilio Vaticano II. La ricorrenza del sessantesimo anniversario della chiusura dell’assise conciliare sarà anche l’occasione per dar vita a nuovi dibattiti, confronti e purtroppo polemiche su un evento epocale che non cessa di far discutere. D’altronde se ancora oggi gli uomini si interrogano su Gesù di Nazareth, non ci si deve sorprendere se a distanza di anni si continua a parlare del Concilio.
Il problema non è che a distanza di tempo ancora si parli del Concilio, perché è giusto e normale che sia così, ma piuttosto come se ne discuta. Troppo spesso, infatti, si considera il Concilio Vaticano II in modo troppo astratto e ideologico mettendo in campo interpretazioni che assecondano interessi e visioni del mondo e della Chiesa che non rispondono a quanto è stato discusso e approvato. C’è, infatti, una grande differenza tra ciò che il Concilio ha sancito e quello che invece si desiderava che il Concilio affermasse. Il risultato di questa forzatura, purtroppo, è lo stravolgimento sia della comprensione che della ricezione delle disposizioni conciliari. Il libro di Luca Del Pozzo, intitolato “Il Concilio Vaticano II spiegato ai miei figli”, offre un importante contributo per chiarire equivoci e fraintendimenti. Il merito principale di quest’opera veramente originale e, per certi aspetti, unica nel suo genere, consiste appunto nello spiegare con chiarezza e dovizia di particolari che cosa sia stato effettivamente il Vaticano II…
Non si tratta di un’opera destinata ai giovani, come il titolo potrebbe far credere, ma di un saggio divulgativo in cui non mancano le analisi approfondite, la sistematicità e il riferimento alle fonti e ai documenti conciliari che offrono un quadro chiaro ed organico anche al lettore meno attento alle vicende ecclesiali…Un grande affresco di teologia della storia, all’interno del quale si propone, in particolar modo nella parte conclusiva, una lettura “apocalittica” del Concilio alla luce della profezia di Joseph Ratzinger sul futuro della Chiesa. Tre sono le acquisizioni principali dell’opera. La prima che l’autore espone, a partire da un confronto serrato con i testi del Concilio, gli interventi dei pontefici e, non ultimo, un pronunciamento della Congregazione per la Dottrina della Fede spesso sottaciuto, ma in realtà decisivo, riguarda il fatto che il Vaticano II non è stato un Concilio di rottura bensì – come già Benedetto XVI aveva sottolineato nel celebre discorso del 22 dicembre 2005 – di rinnovamento nella continuità… [CONTINUA]

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