09 luglio 2025

Bergoglio, Obama e Draghi. Perché la Chiesa deve uscire dal tunnel ideologico Dem.


Antonio Socci (Libero) - La Chiesa Cattolica sembra aver smarrito la strada a causa di una grave sudditanza ideologica. Quella che Maurizio Molinari, già direttore di Repubblica, ha sintetizzato così: «(Francesco) è stato un Papa che sin dall’inizio ha trasformato il messaggio di Barack Obama in un messaggio globale.

Viene eletto nel 2013 e riflette, porta nel mondo, quello che all’epoca era il messaggio di Barack Obama. Lui se ne fa portatore». In effetti il suo pontificato ha adottato i temi obamiani dando una versione teologica del cambiamento climatico, dell’immigrazione, dell’ecumenismo e dell’ideologia Lgbt. È stata la sottomissione allo spirito del tempo, alla “dittatura del relativismo”. Già in altri momenti la barca dei cristiani era stata investita da impetuose modeideologiche Per esempio dall’onda del conformi smo marxista dopoil Concilio.

Lo stesso Paolo VI, sconcertato, confidò a Jean Guitton: «Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non-cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa». Con l’arrivo di Giovanni Paolo II, nel 1978, la Chiesa fu liberata da quella sudditanza all’ideologia marxista. Ma poi il problema si è ripresentato e negli ultimi tempi la “colonizzazione ideologica” è stata più forte. [CONTINUA]

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