27 giugno 2025

USA: Il governo difende il sigillo sacramentale dall’attacco dei Dem


Luca Volonté (La nuova BQ) - Che i Democratici americani fossero contrari alla libertà religiosa e accaniti avversari dei fedeli e della Chiesa cattolica è stato ampiamente provato dalle politiche promosse negli Stati Uniti sotto l’amministrazione del “cattolico fluido” Joe Biden. L’ennesimo salto di qualità, una volta perse le elezioni dello scorso anno e con tutta la nuova amministrazione Trump dedita a tutelare la libertà religiosa e di culto nel Paese, lo abbiamo visto nello Stato di Washington. Qui, il mese scorso, è stata approvata la legge che impone ai sacerdoti cattolici e ortodossi di violare il segreto del confessionale. Venerdì 2 maggio 2025, il governatore dello Stato di Washington, Bob Ferguson, aveva firmato il disegno di legge 5375 del Senato, intitolato “Riguardo al dovere del clero di denunciare abusi e negligenze verso i minori”, che prevede l'obbligo per i membri del clero, di tutte le confessioni, di denunciare casi sospetti di abusi sui minori. La nuova legge ribadisce le eccezioni e le clausole di riservatezza per moltissime professioni, ma non per i sacerdoti cattolici e ortodossi (questi ultimi pochissimi nello Stato), che rischiano fino a 364 giorni di carcere e una multa di 5.000 dollari.

Il segreto della confessione, nella Chiesa cattolica, è inviolabile e chiamato più propriamente "sigillo sacramentale". Il sacerdote non può rivelare in alcun modo ciò che gli viene confidato durante la confessione, pena la scomunica. Questo segreto si estende non solo ai peccati confessati, ma a tutto ciò che il sacerdote viene a sapere riguardo alla vita del penitente nel contesto del sacramento della Penitenza. Perciò i sacerdoti di Washington «sono disposti ad andare in prigione piuttosto che violare il segreto confessionale», aveva affermato il vescovo di Spokane, Thomas Daly, in una dichiarazione in risposta alla nuova legge, assicurando i fedeli della diocesi che «i pastori, vescovi e sacerdoti, sono impegnati a mantenere il segreto della confessione, anche al punto di andare in prigione» e ribadendo l’impegno massimo a difesa dei minori.

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