04 aprile 2025

Parolin ricorda Wojtyla davanti al premier Meloni: "Instancabile pellegrino di pace"


Mimmo Muolo (Avvenire) - In San Pietro la Messa presieduta dal cardinale segretario di Stato: tutta la sua vita e la sua missione sono state nella totale trasparenza davanti agli occhi di Dio. 

Giovanni Paolo II «non ha mai cercato di piacere agli uomini, ma a Dio. Ha vissuto davanti ai Suoi occhi». E in questo perciò va cercata una delle chiavi della sua santità. Lo ha detto il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, presiedendo ieri pomeriggio all’altare della Confessione nella Basilica di San Pietro gremita di fedeli, la messa per i 20 anni dalla morte del Pontefice ora santo. Messa concelebrata da decine di cardinali, arcivescovi e vescovi tra i quali i porporati Stanislaw Dziwisz, Camillo Ruini, Giovanni Battista Re, Stanislaw Rylko, Angelo Comastri, Giuseppe Betori, Baldo Reina, Gualtiero Bassetti, Angelo Becciu e tra gli arcivescovi e vescovi Rino Fisichella e Mauro Parmeggiani. Presente in prima fila anche il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni.

Il segretario di Stato ha citato alcuni brani tratti dal testamento spirituale di papa Wojtyla. Ad esempio in riferimento all’attentato annotava che «in un certo modo» il Signore gli aveva donato di nuovo la vita. «Da questo momento essa ancora di più appartiene a Lui - scriveva -. Spero che Egli mi aiuterà a riconoscere fino a quando devo continuare questo servizio, al quale mi ha chiamato. Gli chiedo di volermi richiamare quando Egli stesso vorrà. Nella vita e nella morte apparteniamo al Signore… siamo del Signore».

Parolin ha ricordato anche che «nei ventisei anni del suo immenso pontificato» san Giovanni Paolo II si spinse «fino agli angoli più lontani del pianeta, pellegrino instancabile». Ha citato «il suo instancabile servizio alla pace» e il suo invito a non avere paura e ad aprire, anzi a spalancare le porte a Cristo. «Tutta la sua vita e la sua missione è stata in totale trasparenza dinanzi agli occhi di Dio - ha aggiunto il segretario di Stato -. Le sue parole continuano a ispirarci e riecheggiano nelle parole di Papa Francesco, anche oggi, anche in questo nuovo Giubileo [CONTINUA]



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