05 marzo 2025

Note storiche, il Vicariato di Roma, da Paolo IV al rinnovamento di Papa Francesco


Angela Ambrogetti (Aci Stampa) - Non tutti magari ci pensano, ma il Vicariato di Roma la Curia della Diocesi romana è un parte del Vaticano. Per capirlo meglio abbiamo sempre le preziose Note storiche dell' Annuario Pontificio.

Tutto nasce e si sviluppa con la figura del Cardinale Vicario, il quale, in nome del Sommo Pontefice Vescovo di Roma, regge la Diocesi. "L'ufficio, con amplissime facoltà, veniva anticamente attidato, specie in casi di assenza del Sommo Pontefice da Roma, a un Cardinale o a un Arcivescovo o anche a un Vescovo".

Nel 1558 Papa Paolo IV nel 1558 stabilì che il Vicario di Roma fosse membro del Sacro Collegio.

E San Pio X, con la Costituzione Etsi nos del 1 gennaio 1912, diede al Vicariato di Roma un vero e proprio ordinamento. Si trattava di quattro uffici, il primo per il culto divino e per la visita apostolica, il secondo per la disciplina del clero e del popolo cristiano, il terzo per gli atti giudiziari, il quarto per l'amministrazione dei beni. Ai quattro uffici prepose quattro prelati, di nomina pontificia.

Passato il Concilio si arriva nel 1977 con Papa Paolo VI alla costituzione Vicariae Potestatis dell' 8 con un nuovo ordinamento per rendere " l'esercizio della potestà vicaria nella cura pastorale della Diocesi di Roma più consono agli orientamenti emersi dal Concilio Ecumenico Vaticano II e sempre più rispondente ai bisogni degli uomini del nostro tempo". [CONTINUA]

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