22 marzo 2025

Capire le indulgenze oggi: storia e attualità


Miguel Cuartero (Interis) - Cosa sono le indulgenze? Come sono sorte? Ha senso parlarne ancora oggi? In che modo possiamo parlarne e accostarci ad esse? Sono le domande che guidano la riflessione del profossor don Andrea Cavallini nel saggio “Indulgenze. Storia e attualità di una pratica antica”. Ogni Giubileo si apre con una “promessa”: quella della possibilità di lucrare l’indulgenza per sé e per i propri defunti al fine di ottenere il perdono divino e salvare la propria anima. La promessa la fa la Chiesa, nella persona del suo Pontefice, forte delle parole che Gesù rivolse a Pietro: «A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». (Mt 16,19).

Dal 1300, da quando papa Bonifacio VIII istituì il primo Giubileo della storia, non c’è Giubileo senza indulgenze. Ma come possiamo comprendere un concetto legato a prassi e vissuti spirituali di un mondo che non c’è più? Per l’uomo di oggi è infatti difficile comprendere una pratica che ha origine in un mondo lontano dal nostro, quello medioevale, dove il perdono e la salvezza veniva legato a opere e penitenze da fare spesso con grande impegno e per molto tempo.

Per capire meglio lo spirito nel quale vede la luce la pratica delle indulgenze Andrea Cavallini – sacerdote del clero di Roma, professore di filosofia antica e specialista del pensiero tardoantico e medievale – ci regala un viaggio lungo i secoli per toccare con mano quanto questa pratica fosse legata alla vita quotidiana di molti fedeli. A questo scopo l’autore ci presenta un personaggio di fantasia, chiamato Bertoldo, sincero cristiano, sposato, vissuto in Italia attorno all’anno 1150, in una società profondamente cristiana avvolta in numerosi sviluppi culturali, economici e istituzionali. [CONTINUA]

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento

Articoli più letti