20 marzo 2025

Ancora un sinodo sulla sinodalità nel 2028.


L'argomento della sinodalità monopolizza le discussioni in Vaticani per volontà di papa Francesco la macchina della sinodalità non si ferma. E la Segreteria del Sinodo annuncia per il 2028 un nuovo sinodo sulla sinodalità che sostituirà il Sinodo ordinario (e quale che fosse stato il suo argomento). Nonostante le perplessità e le critiche, nella Chiesa di Francesco non c'è altro argomento per cui valga la pena di spendersi e di discutere. A nulla servono le critiche (anche quelle costruttive), se la sinodalità sale in cattedra e detta tempi e modi... 

Carholic Herald - La Segreteria generale del Sinodo dei vescovi ha pubblicato sabato una “Lettera sul processo di accompagnamento della fase di attuazione del sinodo, 'Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione'”.

Questa lettera era stata precedentemente inviata a tutti i vescovi e agli eparchi e, tramite loro, era indirizzata all'intero Popolo di Dio sparso sulla terra.

Tra le altre cose, la lettera afferma che Papa Francesco ha personalmente approvato l'attuazione triennale del Sinodo triennale sulla sinodalità, che prevede diversi incontri per valutare il processo di attuazione e che culminerà nell'ottobre 2028 con un'assemblea ecclesiale a Roma.

La riunione dell'ottobre 2028 (in cui normalmente si svolgerebbe il prossimo sinodo ordinario) sostituirà il sinodo ordinario, il che significa che non si terrà alcun nuovo sinodo, ma il prossimo incontro con sede a Roma si concentrerà invece sul "consolidamento del percorso intrapreso finora", secondo la lettera.

Lanciato da Papa Francesco nel 2021, il Sinodo sulla sinodalità si è svolto a livello locale, nazionale, continentale e universale nell'arco di tre anni, culminando in due incontri a Roma nell'ottobre 2023 e nell'ottobre 2024, concentrandosi principalmente su come rendere la Chiesa un luogo più accogliente e inclusivo per tutti i suoi membri, in particolare donne e laici.

Nella lettera, pubblicata il 15 marzo, il cardinale maltese Mario Grech, segretario generale della Segreteria generale del Sinodo, ha espresso la speranza che il processo di attuazione garantisca che “la sinodalità sia sempre più compresa e vissuta come una dimensione essenziale della vita ordinaria delle Chiese locali e dell’intera Chiesa”.

Ha affermato che il papa ha “approvato definitivamente” l’avvio del processo l’11 marzo e che tutte le diocesi, le eparchie, le conferenze episcopali nazionali e continentali e tutte le Chiese cattoliche orientali sono chiamate a partecipare, coinvolgendo le diverse comunità religiose, le associazioni laicali e i movimenti ecclesiali presenti nei loro territori.

Il Sinodo sulla sinodalità, afferma Grech, «fa parte del magistero ordinario del Successore di Pietro» e, come tale, «deve essere accolto di conseguenza».

Grech ha sostenuto che la fase di attuazione del sinodo è volta ad aiutare la Chiesa “a fare scelte coerenti” a livello globale, ed è un processo volto a garantire un’ampia “ricezione degli orientamenti” delineati nel documento finale del sinodo dell’ottobre 2024, “adattati opportunamente alle culture locali e alle esigenze delle comunità”.

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