27 febbraio 2025

Dopo Francesco: chi sono i Papabili (i candidati al prossimo conclave)


Gaetano Masciullo (The Remnant)
- La salute cagionevole del Papa spinge sempre più persone a guardare al prossimo conclave. Entrano in scena i "papabili", i cardinali più propensi a succedere a Francesco. In caso di morte di Papa Francesco, alcuni cardinali che finora sono apparsi riservati e discreti esprimeranno apertamente le loro posizioni contrarie? Questi dodici anni sono stati difficili da gestire anche per i più vicini alla mafia di San Gallo.

Ad oggi, il Collegio cardinalizio è composto da 252 membri, di cui 138 elettori, e ben 149 (quasi il 60% del totale) sono stati creati da Francesco, rispetto ai 103 creati dai suoi immediati predecessori. In questi dodici anni di pontificato, abbiamo assistito a un numero molto elevato di concistori e creazioni cardinalizie, molti dei quali hanno coinvolto prelati provenienti da regioni remote del mondo e della Chiesa, o - come si preferisce oggi - da regioni "periferiche".

Apparentemente un modo per dar voce a quei popoli che finora sarebbero rimasti ai margini nel governo della Chiesa, in realtà, a un'analisi più seria e approfondita, appare chiaro che questa scelta rientra in una strategia ben precisa di Francesco per favorire, dopo la sua dipartita, l'elezione di un papa "a sua immagine e somiglianza", capace e desideroso di completare o quantomeno di proseguire l'opera da lui iniziata, una profonda rivoluzione neomodernista dell'essenza della Chiesa cattolica e in particolare del Papato.

Ci sono due effetti che Francesco ha prodotto creando così tanti cardinali "periferici". Il primo: la maggioranza dei cardinali oggi non ha familiarità con le complesse dinamiche di potere curiale. Il secondo: i membri del Collegio, per la maggior parte, non si conoscono tra loro. Questo pone le basi per la seconda fase della strategia: nella speranza che i cardinali scelti si sentano "grati" a Francesco per il titolo ricevuto e consapevoli di essere tutti, in diversa misura, allineati con le tendenze più progressiste all'interno della teologia cattolica contemporanea, questi cardinali dovrebbero essere incoraggiati, durante il conclave, a unirsi e sostenere il Partito di Francesco del Collegio, quei cardinali che portano avanti attivamente l'agenda bergogliana, che, come vedremo, non è così maggioritaria come potrebbe apparire. [CONTINUA]

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