AciStampa - Ci sono cinque frati martiri e una mistica che predisse l'elezione di Pio XII, tra i nuovi beati santi e venerabili di cui il Papa oggi ha firmato i decreti. Pedro de Corpa, Blas Rodríguez de Cuacos, Miguel de Añón, Antonio de Badajoz e Francisco de Veráscola, arrivano in Georgia, in America nel 1587, nella Missione di Nostra Signora di Guadalupe, presso la tribù indigena dei Guales. C'era da combattere la poligamia e anche il figlio del capo tribù nonostante il battesimo. Pedro lo richiamò, ma questi gli si scagliò contro uccidendolo con un colpo di ascia. Era il settembre 1597. Poco dopo Juanillo e alcuni indigeni suoi seguaci, con feroci attacchi colpirono Blas Rodríguez de Cuacos, Francisco de Veráscola, e Miguel de Añón, di Saragozza che, prima di essere trucidato insieme al suo collaboratore e interprete Antonio da Badajoz, riuscì a celebrare Messa, perdonando i suoi assassini. Il loro martirio trova la sua causa, in particolare, nell’avversione degli indigeni alla predicazione della dottrina del matrimonio cristiano.
Interessante la figura della mistica Luigina Sinapi, di Itri, in provincia di Latina, nata l’8 settembre 1916. Che diventa venerabile Impegnata nell'assistenza ai bisognosi, avvia un oratorio a casa con un forte legame con Padre Pio più volte va a San Giovanni Rotondo, ed è vicina a Pio XII al quale, nel 1937, predice l’elezione al pontificato a seguito di una rivelazione della Madonna apparsagli nella località romana delle Tre Fontane.
Sarà santa Vincenza Maria Poloni, fondatrice dell’Istituto Sorelle della Misericordia, e Licarione May, fratello dell’Istituto dei Fratelli Maristi delle Scuole, morto in un assalto al suo convento in Spagna.
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