14 gennaio 2025

L'autobiografia del Papa: umiltà, umorismo, i ricordi dell'infanzia e la famiglia di migranti


Vatican News
- Quattro quotidiani italiani propongono diversi stralci dell’autobiografia del Papa (“Spera”) scritta con Carlo Musso, in uscita martedì in diversi Paesi del mondo. Ecco gli stralci pubblicati su: La Stampa, Avvenire, Il Messaggero e Il Giorno. 

Non si sarebbero diplomati tutti quanti insieme, alla fine dell'anno 1955, quei quattordici ragazzi che nel marzo di sei anni prima misero piede per la prima volta alla Escuela Técnica Especializada en Industrias Quimicas N° 12, pieni di speranze. Non tutti, purtroppo.

Qualcuno sarebbe tragicamente caduto lungo il cammino.

Era il figlio di un poliziotto. E probabilmente, per molti versi, il più intelligente e dotato di noi tutti, appassionato e profondo conoscitore di musica classica e con una cultura letteraria pari alla sua preparazione musicale… Era un genio quel ragazzone grande e grosso, il più corpulento fra noi. Un genio.

Ma la mente dell'uomo a volte è un mistero insondabile. E un giorno che pareva tale quale agli altri quel ragazzo ha preso la pistola del padre e ha ucciso un coetaneo, un suo amico del quartiere.

La notizia deflagrò come un colpo di pistola anche per noi, ci scioccò. Lo rinchiusero nella sezione penale del manicomio, e andai a trovarlo. Fu la mia prima, concreta esperienza del carcere, due volte prigione perché era anche serraglio per malati di mente. Potei salutare il mio amico solo da una finestrina minuscola, un francobollo tagliato in quattro da una grata e incorniciato da una pesante porta di ferro. E fu terribile, ne restai profondamente turbato. Ci tornai con alcuni compagni, per fargli visita. Qualche giorno dopo, invece, sentii a scuola un inserviente e dei ragazzi di un altro corso sparlarne in tono di scherno. Mi infuriai. Dissi loro di tutto, quindi mi precipitai dal direttore per esprimere la mia riprovazione: per dire che cose simili non sarebbero dovute più accadere, che era ancor più grave fosse coinvolto pure un inserviente, che quel ragazzo stava già patendo abbastanza, tra manicomio e carcere. Quella sfuriata mi avrebbe conferito a scuola una qualche fama di uomo retto, non so quanto meritata; accade così per la fama. [CONTINUA]


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