29 gennaio 2025

Cardinale Sarah: "Il mondo ha bisogno di adoratori"


Osservatorio Van Thuan - Lunedì 20 gennaio si è svolta a Milano, al Teatro Guanella, la presentazione dell’ultimo libro del cardinale Robert Sarah, Dio esiste? Il grido dell’uomo che chiede salvezza (Cantagalli), in cui il prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti risponde a una serie di domande sull’esistenza e la presenza di Dio nella nostra vita.

Hanno organizzato l’evento La Nuova Bussola Quotidiana e La Bussola Mensile. Per loro gentile concessione pubblichiamo di seguito l’intervento del cardinale.

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Ringrazio il caro amico David Cantagalli che mi ha proposto le domande che hanno reso possibile l’ampia riflessione esposta in questo libro. Se non ho sbagliato a contare, è questo l’ottavo volume che porta il mio nome nel suo servizio alla cultura cattolica. Questo testimonia un metodo di lavoro che mi è stato dato di condividere: rintracciare nel tesoro che la Chiesa ed i suoi santi ci hanno consegnato, le parole opportune per rispondere alle domande dell’uomo di oggi. Sono domande che, in fondo, ricorrono nei secoli: è il grido dell’uomo che chiede salvezza, come precisa con molta arguzia il sottotitolo che David ha individuato come efficace sintesi di questo ampio dialogo.

La certezza che attraversa ogni risposta, ed in fondo ogni domanda, è che possa esserci una risposta e che questa sia Cristo. Ho cercato di limitare, per quanto possibile, le mie parole, per lasciare spazio alla testimonianza dei Vangeli, dei Padri della Chiesa e dei Santi: chi ci incontra non ha bisogno di parole nuove, di nuove dottrine, di nuovi cammini, di invenzioni, ma che le parole di sempre, la Parola perenne di Dio ci raggiunga, illuminando le situazioni che viviamo nel presente. Sono stati questi, in fondo, i due capisaldi del lavoro: prendere sul serio ogni domanda e rintracciare, nel tesoro della Chiesa, ogni risposta; ovvero un punto adeguato che possa sostenere la Speranza che ciascun uomo invoca.

C’è poi un terzo punto di metodo: raramente la capacità, o anche la genialità, di un uomo da solo può rispondere; normalmente è capace di risposta solo l’uomo che non è solo, che non si concepisce solo, che appartiene ad una storia. In realtà l’uomo non è mai solo, perché il Signore non ci lascia mai soli; una compagnia di persone ci aiuta a sentire più toccante la Sua presenza se questa compagnia ha come fondamento e scopo il seguire Gesù. Questo è quanto ci accade stando nella Chiesa, anche quando la Chiesa si presenta nella forma di una piccola compagnia di uomini.

Abbiamo bisogno di adoratori!

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