In una lettera pubblicata sul Chicago Catholic, il cardinale Cupich sferra un durissimo attacco ai fedeli che scelgono di comunicare in ginocchio. Gesti che "interrompono la processione liturgica dei fedeli" e "attirano l'attenzione". La lettera è state ripresa e rilanciata sui social dal noto giornalista vaticanista Austen Ivereigh, amico e biografo di papa Francesco, che ha definito la comunione in ginocchio una "moda" (fashion).
Tyler Arnold (CNA) - Il cardinale Blase Cupich dell'arcidiocesi di Chicago, in una lettera pubblicata questa settimana sul quotidiano dell'arcidiocesi, ha esortato i cattolici a stare in piedi mentre ricevono la Santa Comunione e a non fare gesti che possano attirare l'attenzione su di sé.
Nella lettera, pubblicata sul Chicago Catholic, Cupich ha affermato che “la norma stabilita dalla Santa Sede per la Chiesa universale e approvata dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti è che i fedeli procedano insieme come espressione del loro farsi avanti come corpo di Cristo e ricevano la Santa Comunione in piedi”.
Il cardinale prosegue affermando che “nulla dovrebbe essere fatto per impedire nessuna di queste processioni” e che “interrompere questo momento non fa che diminuire questa potente espressione simbolica, attraverso la quale i fedeli, procedendo insieme, esprimono la loro fede di essere chiamati a diventare il Corpo stesso di Cristo che ricevono”.
“Certamente la riverenza può e deve essere espressa inchinandosi prima di ricevere la santa Comunione, ma nessuno dovrebbe impegnarsi in un gesto che richiami l'attenzione su di sé o interrompa il flusso della processione”, ha aggiunto. “Ciò sarebbe contrario alle norme e alla tradizione della Chiesa, che tutti i fedeli sono esortati a rispettare e osservare”
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