Franca Giansoldati (Il Messaggero) - Il periodo di disoccupazione forzata per l'arcivescovo Georg Gänswein è sostanzialmente terminato. L'ex segretario di Papa Ratzinger ed ex Prefetto della Casa Pontificia ha appena ufficialmente assunto l'incarico di ambasciatore papale a Vilnius. Venerdì scorso ha presentato al presidente lituano, Gitanas Nauseda, le sue credenziali.
Nauseda si è congratulato con Gaenswein per il suo arrivo e per aver da poco festeggiato il suo quarantesimo anniversario di sacerdozio celebrato a maggio, quando ancora si trovava a Friburgo, la sua città natale.
Nauseda ha subito parlato del rapporto speciale che le Repubbliche Baltiche hanno con la Santa Sede, riportando alla memoria quando il Vaticano si rifiutò di riconoscere l'occupazione e l'annessione di quelle regioni da parte dell'Unione Sovietica. Gli ha poi menzionato la figura di Giovanni Paolo II e la storica visita fatta subito dopo il crollo dell'impero sovietico e la raggiunta indipendenza.
Quel “non aver paura!" di Papa Wojtyla «ha fornito alla Lituania il coraggio di perseguire i suoi obiettivi fondati sulla verità e la giustizia» ha detto Nausėda, aggiungendo che quelle tre parole «sono più rilevanti oggi che mai a sostegno dell'Ucraina brutalmente attaccata dalla Russia.
La comunità internazionale deve aiutare l'Ucraina a difendersi sostenendo allo stesso tempo i principi del diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite [CONTINUA]
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