31 luglio 2024

Papa Francesco incontra i chierichetti a San Pietro


Franca Giansoldati (Il Messaggero) - A ognuno è stato chiesto, prima di partire per Roma, di mettere nello zaino una maglietta bianca, ma non la più bella, solo una t-shirt qualsiasi, purché bianca. Hanno il compito di colorarla, disegnarci sopra, commentare il motto di questo grande raduno - «Con te» - che richiama un passo del Profeta Isaia: «Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa».

I chierichetti e le chierichette d'Europa che oggi pomeriggio incontreranno Papa Francesco in piazza San Pietro e con lui avranno uno scambio di domande e risposte superano i 50 mila, è la carica dei ragazzi e delle ragazze della generazione Z provenienti da diverse nazioni ma tutti animatori e protagonisti della tredicesima edizione del pellegrinaggio internazionale dei ministrati, organizzato dall'Associazione Coetus Ministrantium (CIM).

Praticamente un assaggio di quello che sarà il Giubileo del prossimo anno costellato da oltre ottanta grandi celebrazioni, centinaia di giornate tematiche, raduni, udienze generali a cadenza bisettimanale (non solo il mercoledì mattina ma anche di sabato).

A finanziare e sostenere questa iniziativa sono ottantotto diocesi di Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Svizzera, Ucraina e Ungheria che fino a sabato 3 agosto vivranno assieme giornate di preghiera e amicizia. Ieri alla conferenza di apertura il cardinale gesuita Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e Presidente del CIM, ha evidenziato come le parole del pellegrinaggio «Con te» infondano consolazione e incoraggiamento in un periodo denso di incognite.Si tratta di una esperienza tutt'altro che scontata di fronte alle notizie quotidiane di guerre, sofferenze, ingiustizie, carenza di dialogo. Stavolta la lingua franca per tutti non è tanto l'inglese ma il tedesco, poiché il gruppo maggioritario è costituito da chierichetti provenienti da Germania e Austria.

Così per aiutarli con l'italiano sul sito ufficiale ministranten.de è stato fornito loro un breve compendio delle frasi più semplici e utili in italiano da usare a Roma. Da: come ti chiami su Instagram? A: facciamo un be-real assieme? Non mancano poi le traduzioni di dove è possibile mangiare il miglior gelato o le indicazioni di base, per affrontare il caldo torrido, come quella di «bere, bere, bere» tantissimo. Oppure di non usare la fermata della Metro "Ottaviano" che «è chiusa a causa di lavori di ristrutturazione. Usate invece la stazione Lepanto, anch'essa vicina. La metropolitana si legge - funziona solo fino alle 21 durante questo periodo. Tuttavia la fine dell'udienza papale è prevista in tempo da poter tornare in metropolitana».

Gli organizzatori tedeschi sono anche meticolosi e precisi nel rammentare che in mezzo alla calca di San Pietro è bene non spingere ma restare sempre calmi. E ancora: «Metti nello zaino uno snak o una barretta di muesli poiché in piazza non ci sono chioschi con del cibo». 

Mia Rothermel di 16 anni e Philipp Bader di 13 entrambi chierichetti in una parrocchia di Augusta sono elettrizzati. Sono diventati ministranti seguendo l'esempio dei loro amici.«Mi piace la liturgia» dicono e non sembrano troppo preoccupati che in Germania, come del resto in ogni paese d'Europa, le nuove generazionii siano sempre più lontane dalla fede. 

Il cardinale Hollerich interpreta il raduno in Vaticano come una ventata di speranza.«Ognuno di loro mi auguro possa diventare anche costruttore di pace». [CONTINUA]

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