07 maggio 2024

Dignitas Infinita offende gli LGBT? Il papa risponde alla suora "arcobaleno"


Tommaso Scandroglio (La nuova BQ)
-  Corrispondenza arcobaleno tra il Papa e Suor Jeannine Gramick. Quest’ultima, da anni, è paladina delle rivendicazioni LGBT e, per questo motivo, Papa Francesco l’ha incontrata nell’ottobre scorso e ne ha elogiato il lavoro. Di avviso diverso fu l’allora Congregazione per la Dottrina della Fede che, in una Notifica del maggio del 1999, dichiarava che le posizioni della religiosa «in merito alla malizia intrinseca degli atti omosessuali ed al disordine oggettivo dell’inclinazione omosessuale sono dottrinalmente inaccettabili perché non trasmettono fedelmente il chiaro e costante insegnamento della Chiesa cattolica su questo punto».

Veniamo alle ultime ore. Suor Gramick ha deciso di esternare le proprie riserve sul sito radical-liberal New Ways Ministry in merito alla Dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede Dignitas infinita, a motivo delle critiche contenute in questo documento sulla cosiddetta teoria del gender. Scrive la Gramick: «la sezione sulla teoria del genere, che condanna “l’ideologia del genere”, sta danneggiando le persone transgender che amo». Da qui, così racconta la suora arcobaleno nell’articolo, la decisione di scrivere al Papa. Questi ha risposto – e tra breve citeremo letteralmente la sua risposta – affermando che «l’ideologia di genere rende tutti uguali», così come esplicitato da Dignitas infinita.

La Gramick allora – continua il suo racconto – scrive nuovamente al Papa ricordandogli che «sfortunatamente negli Stati Uniti (e in altre parti del mondo), “ideologia di genere” ha un significato diverso. Non significa annullare o non rispettare le differenze. È vero il contrario». In breve, la suora americana sostiene che la gender theory predica la differenza sessuale perché l’omosessualità sarebbe una variante particolare dell’orientamento sessuale e il transessualismo individuerebbe speciali identità psicologiche sessuali. E dunque la sessualità sarebbe una tavolozza di colori dell’arcobaleno dai molteplici toni. In questa prospettiva l’ideologia di genere privilegerebbe le differenze, non le appianerebbe. [CONTINUA]

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