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10 aprile 2024

L'Eucaristia e la patatina. Spot in tripla versione, una blasfema


Francesco Riccardi (Avvenire) - Cristo ridotto a una patatina. Svilito e vilipeso come duemila anni fa. Quantomeno sui social, in tv invece va una versione più "rispettosa". Amica chips sceglie ancora una volta la provocazione come comunicazione. Che in tv si ferma sulla soglia del sacro, mentre sui social diventa blasfemia. Ci si può girare intorno quanto si vuole - con parole come «provocazione, linguaggio ironico e trasgressivo» - ma di fatto questo è il nuovo spot delle patatine Amica chips ideato dall’agenzia Lorenzo Marini group.

In breve, la “trovata creativa” sui social è questa: un gruppo di novizie è a Messa e al momento della comunione quando la prima della fila chiude la bocca dopo aver ricevuto l’Eucaristia si ode uno scrocchio. Sguardi di sorpresa di suore e sacerdote: nella pisside, infatti, anziché le ostie ci sono le patatine. L’inquadratura successiva svela il mistero: è stata la suora più anziana che sta sgranocchiando un sacchetto di chips ad avercele messe avendo in precedenza trovato la pisside vuota. Lo slogan finale, mentre in sottofondo suonano le note dell’Ave Maria di Schubert, è: «Amica chips, il divino quotidiano».

Spot diverso invece quello andato in onda domenica sera e che verrà programmato sulle reti Mediaset, quelle del gruppo Cairo e altri canali. Su richiesta di Mediaset, infatti, l'agenzia ha predisposto un altro spot, in cui non si vede se alla suora venga data l'ostia consacrata e il "crunch" che si sente sembra semplicemente il rumore dello sgranocchiare patatine della suora che sta in sacrestia. [CONTINUA

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