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10 aprile 2024

Papa Francesco decapita la diocesi di Roma, promuovendo per rimuovere. Via il suo vicario De Donatis e il suo “nemico”, l’ausilario Libanori


 Alba Romano (Open) - Papa Francesco ha deciso a modo suo di risolvere la lunga disputa fra il suo vicario a Roma, cardinale Angelo De Donatis e il gesuita Daniele Libanori, vescovo ausiliare della capitale: li ha sollevati entrambi dall’incarico ricoperto promuovendoli ad altro incarico. Come spiegato dal bollettino della sala stampa vaticana di sabato 6 aprile, il cardinale De Donatis è stato nominato nuovo penitenziere maggiore del Vaticano in sostituzione del cardinale Mauro Piacenza dimissionato qualche mese in anticipo (compirà 80 anni a fine estate). Libanori è stato invece nominato assessore personale del Papa per la vita consacrata, incarico creato ad hoc perché non è mai esistito: dovrà occuparsi di tutti gli istituti di vita consacrata.

Era da tempo che il Papa aveva fatto trapelare l’intenzione di sostituire De Donatis, che lui stesso aveva fortemente voluto e nominato con parecchie resistenze in Curia. I rapporti fra i due però sono presto diventati difficili, e qualcosa si capì nel 2020 a inizio pandemia (il 13 marzo) quando il cardinale De Donatis ordinò di chiudere tutte le chiese di Roma per evitare contagi su richiesta del Papa, che però lo sconfessò facendogli revocare quello stesso decreto il giorno successivo. Era stato ipotizzato anche che lo stesso Libanori potesse prendere il posto di De Donatis, con cui c’erano stati aperti contrasti. Alla fine però il Papa ha deciso di allontanare (promoveatur ut amoveatur) entrambi dal vicariato di Roma. [CONTINUA

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