Asia News - La premier del Bangladesh ha affermato che i cristiani vorrebbero "ritargliarsi uno Stato loro" al confine con il Myanmar. Il presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh, mons. Bejoy N. D'Cruze, ieri ha diffuso un comunicato in cui dichiara che si tratta di un'idea assurda: "Salvaguardiamo la sovranità del Paese".
La prima ministra del Bangladesh Sheikh Hasina ha lanciato un accusa contro i cristiani che - a suo dire - insieme a forze internazionali starebbero ordendo un complotto per “ritagliarsi uno Stato cristiano come Timor Est” tra il Bangladesh e il Myanmar. Queste parole sono state pronunciate la settimana scorsa a Gonobhavan durante un incontro con i leader dei 14 partiti che fanno parte dell'alleanza di governo.
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Ieri mons. Bejoy N. D'Cruze, arcivescovo di Dhaka e presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh, ha diffuso un comunicato stampa in cui esprime sorpresa e preoccupazione per l'accusa della premier.
“La rinomata figlia del padre della nazione, Bangabandhu, l’onorevole premier Sheikh Hasina, lavora instancabilmente per salvaguardare la libertà e lo sviluppo della nostra nazione. Ha svolto un ruolo coraggioso e continuo nel proteggere la sovranità del Bangladesh. Noi, cristiani del Bangladesh, riconosciamo e sosteniamo con gratitudine i suoi sforzi”, si legge nella dichiarazione. [CONTINUA]
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