All'interno della Basilica di San Pietro, è stato inaugurato uno Spazio d'Ascolto aperto a tutti, pensato per offrire un momento di incontro e spiritualità, dove sacerdoti, religiose e laici ascoltano i visitatori. In un tempo in cui i tradizionali confessionali vanno in disuso, la Chiesa apre centri di ascolto dove i fedeli possono dialogare con preti e laici sui loro dubbi e problemi. Qualcuno li paragona già a sportelli di aiuto psicologico. Parla il Segretario della Fabbrica di San Pietro.
Giacomo Galeazzi (La Stampa) - Una sala dell’ascolto nella chiesa madre della cattolicità. All’interno della Basilica Vaticana, un luogo per aprire il cuore. Leone XIV e Francesco (che parlava di «urgenza dell’ascolto») hanno messo al centro del Magistero l’importanza di ascoltare.
«La Porta Santa aperta per il Giubileo ci ha dato lo spunto per aprire “un’altra porta” nella Basilica di San Pietro e creare uno spazio di ascolto– spiega monsignor Orazio Pepe, segretario della Fabbrica di San Pietro–. È uno spazio aperto, un’occasione d’incontro, un luogo dove un fratello: sacerdote, religiosa, laico, ascolta l’altro fratello in umanità».
Si tratta di «un’occasione per svuotare il cuore dalle pesantezze, dai dolori che la vita riserva, dai dubbi e dalle domande esistenziali che non trovano risposte. Chi ascolta non si sostituisce, per i cattolici, al confessore che offre il sacramento della riconciliazione; è, semplicemente, una sosta che permette a tutti di dialogare con i propri pensieri e confrontarsi con una persona disponibile all’ascolto». Prosegue monsignor Pepe: «Per coloro che entrano in Basilica come turisti alla ricerca del bello, questo spazio di ascolto, potrebbe essere un’occasione unica, una provocazione per porsi qualche domanda di senso sulla vita e anche la domanda su Dio. Siamo fiduciosi che i semi di speranza, presenti nel Vangelo, lanciati nel cuore delle persone, porteranno frutto a tempo debito nella vita di chi li riceve e li accoglie; e se avranno provocato una santa inquietudine le persone potranno continuare il dialogo e la ricerca nella propria città o Paese prendendo contatto con la Chiesa locale». Padre Enzo Fortunato dirige il magazine “Piazza San Pietro” dove ogni mese Leone XIV presta ascolto ai lettori e risponde alle loro lettere.

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