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30 agosto 2025

USA: sacerdoti lodano pratiche sessuali peccaminose appoggiati da tre cardinali


InfoVaticana - All'incontro annuale dell'Associazione dei sacerdoti cattolici americani (AUSCP) , tenutosi a San Antonio, in Texas, sul tema "Sessualità e spiritualità: approcci pastorali", si sono sentite dichiarazioni apertamente contrarie alla morale cattolica: i sacerdoti hanno ammesso di essere omosessuali, hanno difeso la masturbazione e sono arrivati persino a presentarla come "una forma di preghiera". Tutto ciò è avvenuto con il sostegno dei cardinali Blase Cupich, Robert McElroy e Wilton Gregory [considerati come "bergogliani" all'interno dell'episcopato statunitense, ndr], senza alcuna correzione o obiezione. 

Le registrazioni ottenute dal Lepanto Institute rivelano come, lungi dal riaffermare l'insegnamento cattolico sulla sessualità, durante le sessioni dell'AUSCP siano state fatte dichiarazioni scandalose.

Quando mi masturbo, prego e dico: 'Grazie, Dio'. Penso che sia un momento di preghiera. Non lo vedo come qualcosa di negativo. Fa parte della vita, come il cibo o l'età. E penso che sia un modo per dire: 'Signore, grazie per questa meravigliosa espressione della nostra sessualità'"

Un altro partecipante ha ammesso pubblicamente la sua omosessualità e ha suggerito che la masturbazione può fungere da valvola di sfogo per prevenire ulteriori violenze

Da uomo gay, che non lo ammetteva fino a molti anni dopo, vivere con quel desiderio represso mi stava portando al suicidio. Credo che negare la masturbazione porti alcuni uomini a cedere alla violenza, persino a stragi di massa. Può essere una valvola di sfogo necessaria."

 [...] La presenza di tre cardinali a un'assemblea in cui la masturbazione è normalizzata, il peccato mortale è relativizzato e la comunione sacrilega è banalizzata costituisce un atto di estrema gravità ecclesiale . Il silenzio di fronte a tali affermazioni costituisce una tolleranza complice che erode la dottrina cattolica dall'interno.

In un momento di grande confusione, Roma non può rimanere passiva . La Santa Sede dovrebbe intervenire con urgenza per indagare e correggere coloro che, in forza dell'autorità, promuovono pubblicamente idee che contraddicono direttamente la fede cattolica. L'inazione rischia di consolidare un movimento clericale che, con il sostegno di vescovi e cardinali, distorce l'insegnamento morale della Chiesa e conduce innumerevoli fedeli all'errore e alla perdizione. 

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