Giacomo Galeazzi (Interris) - Leone XIV, nel suo primo Concistoro ordinario pubblico, ha stabilito che Carlo Acutis, “patrono” di Internet, e Pier Giorgio Frassati saranno proclamati santi insieme.
Due modelli di santità giovane per la Gmg. In occasione della Giornata mondiale della gioventù a Roma, su iniziativa del Vicariato, sono arrivate le spoglie del beato Pier Giorgio Frassati. Per la prima volta il giovane torinese, il cui corpo incorrotto riposa dal 1990 nel Duomo di Torino, sarà venerato nella Capitale, nella basilica di Santa Maria sopra Minerva.
La traslazione della reliquia rappresenta un pellegrinaggio straordinario, in preparazione alla canonizzazione di Frassati il 7 settembre, quando Papa Leone XIV proporrà il “giovane delle Beatitudini” quale modello di carità e giustizia sociale insieme all’altro prossimo santo, Carlo Acutis.
“La grande differenza tra il Giubileo dei giovani del 2000 e quello in corso adesso a Roma è la lucina degli smartphone che illumina il palco: oggi è onnipresente, 25 anni fa era impensabile assistere a una cerimonia riprendendo un’adorazione eucaristica, una Messa, una meditazione, una lectio o le lodi per metterle sui social – spiega Gianfranco Svidercoschi, amico e collaboratore di Karol Wojtyla, ex vicedirettore dell’Osservatore Romano-. Il pericolo è che i ragazzi non sappiano più chi sono perché, a forza di scrollare sul telefonino, non si fermano più a guardare dentro se stessi. La generazione Z non è più capace di staccarsi dalla tecnologia che intermedia e ostacola l’esperienza del sacro. Nel 2000 sapevano trovare la loro vocazione, oggi i nativi digitali si ritrovano confusi e spaesati, aggrappati come sono al loro telefonino”. [CONTINUA]

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