Andrea Gagliarducci (Korazym) - I primi passi di un pontificato sono sempre un esercizio di comunicazione: il nuovo Papa, chiunque egli sia, farà piccole cose che la dicono lunga sulle sue intenzioni, ed è per questo che è importante osservare da vicino i nuovi pontificati e analizzarli attentamente. Il pontificato di Papa Leone XIV non fa eccezione in questo senso, quindi sarà importante analizzare le sottili ma inequivocabili indicazioni da lui fornite, o che i fatti sul campo dettano o permettono agli osservatori di intuire.
Allo stesso modo, Papa Leone non ha ancora iniziato a prendere vere decisioni di governo. Probabilmente lo farà solo a settembre, dopo aver attentamente valutato tutte le possibilità. Le nomine episcopali finora pubblicate sono state generalmente decise in anticipo, parte di un processo più lungo che Leone XIV non ha toccato. In Curia, non è ancora avvenuto quello che comunemente viene definito lo “spoils system” [*]. Quindi, è anche importante che gli osservatori del nuovo pontificato non cerchino di leggere troppo le foglie di tè.
Cosa possiamo comprendere, dunque, da questi primi passi del pontificato di Leone XIV? Quale direzione intraprenderà il Papa?
Primo punto: Leone XIV darà peso e importanza alle Chiese d’Oriente. Già il 14 maggio, poco dopo la sua elezione, incontrando i pellegrini delle Chiese orientali per il Giubileo, affermò che “la loro testimonianza è preziosa”. Il 26 giugno, incontrando i membri della Riunione delle Opere di Aiuto alle Chiese Orientali, arrivò persino a puntare il dito contro “le incomprensioni della stessa comunità Cattolica”, seguendo di fatto le orme del suo predecessore Papa Leone XIII. Gli storici indicheranno Papa Benedetto XV, che diede all’Oriente una rinnovata importanza nella vita della Chiesa universale, e noteranno come Papa Pio X affermò con forza la necessità che l’Occidente comprendesse l’Oriente. Fu Leone XIII, tuttavia, a iniziare con la sua Enciclica del 1894, Orientalium dignitas, a far uscire le Chiese orientali dal cono d’ombra in cui il pregiudizio della Chiesa latina le aveva relegate. Questa attenzione alle Chiese orientali non è solo formale. Leone XIV dimostra di apprezzare la diversità; è consapevole del lavoro che queste Chiese svolgono a livello locale. In molti casi, le Chiese Cattoliche di Rito bizantino sono state l’ancora di salvezza per la popolazione Cristiana perseguitata e sotto attacco oltre la cortina di ferro o nel Medio Oriente insanguinato. Le Chiese orientali sono l’espressione di un popolo, e Leone XIV lo sa bene

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