11 maggio 2025

Papa Leone e il ritorno al Palazzo Apostolico


Franca Giansoldati (Il Messaggero) - È difficile che Leone XIV possa ignorare le precise richieste che si sono ascoltate, chiare e forti, all'interno delle Congregazioni Generali, nei giorni precedenti al conclave. Diversi cardinali, nella disamina sullo stato generale della Chiesa, a tal proposito, hanno tirato in ballo anche la questione della dimora papale, facendo notare all'assemblea che occorre recuperare la tradizionale residenza pontificia nel Palazzo Apostolico come è sempre stato fino all'arrivo di Francesco, il quale, tra le varie anomalie, ha terremotato anche questo simbolo. E forse già da oggi Prevost potrebbe traslocare lì. 

LE CRITICITÀ

La dimora – chiamata semplicemente l'Appartamento con la A maiuscola – venne dismessa dodici anni fa e da allora nessuno ci ha più rimesso piede. In questo lasso di tempo l'incuria ed, evidentemente, una scarsa manutenzione esterna hanno prodotto danni evidenti e di una certa consistenza, alcuni dei quali visibili persino ad occhio nudo. Per esempio il sospetto di una brutta infiltrazione d'acqua dal tetto (dove ormai crescono rigogliose fila di infiorescenze gialle) o forse un tubo rotto. Fatto sta che in corrispondenza delle due finestre della cucina, il cornicione di travertino di Clemente VIII Aldrobrandini si sta tristemente distaccando e così, a fine marzo, erano stati mandati velocemente due operai a tamponare il disastro con una rete di protezione ma solo per evitare che cadere di sotto pesanti pezzi di marmo. L'umidità rilevata dai tecnici, secondo quanto si apprende, era stata anche oggetto di diverse segnalazioni agli uffici tecnici competenti, sia in Governatorato che in Segretaria di Stato. Tuttavia non hanno avuto seguito in piani di intervento adeguati e di recupero sostanziali.

Un po' come è accaduto anche per la Sala Regia – la magnifica sala accanto alla Sistina - dove per evitare che continuassero a cadere pezzi di stucco (sempre a causa dell'umidità) è stata posta una rete di protezione evitando lavori di restauro e rifacimento costosi e impegnativi. C'è chi fa notare sarcasticamente che lo stato di conservazione del Palazzo Apostolico sembra lo specchio della condizione generale della Chiesa. Danneggiata e bisognosa di interventi urgenti. Ora ci penserà Papa Leone XIV.

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