10 maggio 2025

Chiesa più aperta, ma niente strappi su celibato dei preti e donne sacerdote: la visione (tradizionale) del nuovo Papa


Il Messaggero - Dicono che sia una scelta di compromesso, che non scontenta la parte della Chiesa timorosa dei cambiamenti. Ma anche in continuità con Papa Francesco, che non a caso ha citato con insistenza nel suo primo discorso ai fedeli. La verità è che Papa Leone XIV non è classificabile con le pigre banalizzazioni e riassumere tutto con una definizione onnicomprensiva - rinnovatore, progressista, restauratore, conservatore - è impossibile.

LE POSIZIONI

Ad esempio sul ruolo delle donne nella Chiesa si è più volte espresso contro l’ipotesi dell’ordinazione femminile. Al contempo, da prefetto del Dicastero per i Vescovi, ha accolto con favore l’innovazione di Papa Francesco che nominato tre donne nel Dicastero stesso. Altro tema in cui appare in fondo progressista, in linea con il suo predecessore, è quello della sinodalità della Chiesa, vale a dire sulla necessità di favorire una maggiore partecipazione, una maggiore inclusione, una forte inclusività che valorizzi laici, clero e vescovi senza ovviamente mettere in discussione la struttura gerarchica. Parlando del ruolo dei vescovi aveva detto: «Non bisogna cadere nella tentazione di vivere isolati, separati in un palazzo, appagati da un certo livello sociale o da un certo livello dentro la Chiesa».

Papa Leone XIV, le vesti che tornano alla tradizione: mozzetta, stola, croce d'oro e scarpe nere (come Bergoglio)

LA VISIONE

Su altri temi che caratterizzano il futuro della Chiesa, Papa Leone XIV pare più vicino a posizioni conservatrici, più tradizionaliste anche se in realtà, al di là delle futili semplificazioni, non s’intravede una frattura con la linea di Papa Francesco. Sull’ipotesi di superare il celibato dei sacerdoti difficilmente vedremo cambiamenti, mentre per quanto riguarda la questione Lgbt dalle dichiarazioni pubbliche che Robert Francis Prevost ha rilasciato negli anni, traspare una visione tradizionale.

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